Territorio e natura

Mostra Pordenone

Pordenone è una delle quattro città principali del Friuli-Venezia Giulia, insieme a Udine, Gorizia e Trieste. Il nome deriva dal latino Portus Naonis, che significa “porto sul fiume Noncello (latino Naon)”.

Il territorio di Pordenone si trova nella pianura a sud delle Alpi Carniche e in prossimità delle Prealpi Friulane. La pianura pordenonese è caratterizzata dall'abbondanza di acqua e dal fenomeno delle risorgive. Coprendo una varietà di paesaggi dalla montagna alla costa, la provincia contiene importanti siti di interesse naturale e altri luoghi come città d'arte e luoghi rinomati per i loro prodotti locali.

Le Dolomiti Friulane presentano gole impenetrabili, valli strette e profonde e ospitano località turistiche di forte richiamo, tra cui la moderna e attrezzata zona di Piancavallo. Tipici paesaggi della pedemontana sono i “magredi”, imponenti distese di ghiaia e ciottoli, scorci rimasti immutati nei secoli che avvolgono, in un'atmosfera senza tempo, caratteristici borghi come Cordenons, San Quirino, Vivaro e Zoppola.

Nella zone collinari e pianeggianti si possono ammirare interessanti fenomeni carsici come le sorgenti del fiume Gorgazzo, famoso per le sue acque turchesi e blu.

Aree protette di particolare importanza sono il Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, noto per la sua bellezza, il Parco Naturalistico di San Floriano, caratteristico per i suoi paesaggi naturali, e il Parco Fluviale del Noncello che attraversa la città di Pordenone.

Oltre alle attrazioni naturali, il territorio di Pordenone racchiude borghi caratteristici e tesori d'arte che fondono la cultura friulana con influenze venete e austriache. Molte sono anche le testimonianze del passato: dal sito preistorico del Palù della Santissima alla città di Pordenone, dal borgo di Sacile al castello di Spilimbergo. I segni di una storia complessa sono ovunque.

Questa terra ha anche sapori inconfondibili: le tradizioni gastronomiche locali, la genuinità dei prodotti tipici e una vasta gamma di vini.

Energia e ambiente

Energia Ambiente Pordenone

Energy Awards FVG

Energy Awards FVG è un’iniziativa che premia i comuni e relative amministrazioni della Regione Friuli Venezia Giulia che più si sono impegnati nell’adozione di misure che favoriscono la riduzione dei consumi di energia elettrica e di emissioni, attestando il proprio impegno in ambito energetico e contribuendo concretamente alla lotta al cambiamento climatico.

Nell’occasione degli Energy Awards FVG, oltre alla premiazione delle amministrazioni comunali più esemplari, vengono anche affrontati i temi dell’efficenza energetica e delle opportunità di investimento sia per il mercato energetico che per la crescita del territorio.

Dai dati emerge che negli ultimi anni la Regione Friuli Venezia Giulia ha fatto grandi passi avanti sul fronte della sostenibilità energetica, a livello macro grazie a importanti incentivi e investimenti strutturali, a livello micro grazie alle iniziative lanciate dai singoli fornitori di energia elettrica che producono energia esclusivamente o primariamente da fonti rinnovabili, soprattutto quelle incentrate sul passaparola come il codice amico Sorgenia. Campagne di passaparola simili al codice amico Sorgenia sono state messe in campo anche da numerosi altri operatori presenti sul territorio, come Enel, NeN, A2A, Pulsee, ecc.

All’evento partecipano figure di spessore del settore, come l’Assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Friuli Venezia Giulia e il Direttore dell’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia (APE FVG).

Le classi individuate in cui ricadono i 20 Comuni premiati sono cinque, da E++ a A++, e indicano il livello di prestazione raggiunto per ridurre i propri consumi e le emissioni. Nella prima edizione degli Energy Awards FVG il Comune di Pordenone si è classificato come Comune B++.

Punti di forza di Pordenone sul fronte energetico

Tradizione enologica

Vino

Pordenone è uno dei centri di punta nel territorio del Prosecco DOC, il vino bianco frizzante più famoso al mondo.

La viticoltura locale vanta una storia ricca, complessa e antica; le sue origini risalgono almeno ai primi insediamenti romani. Queste terre non sono mai state ingenerose di vino, anche se hanno vissuto vicende storiche e umane diverse e alterne.

La viticoltura in quest'area ha infatti attraversato inalterati 2000 anni di storia; fu solo all'inizio del secolo scorso che subì un grande cambiamento. Le ragioni sono da attribuire a un insieme complesso di cause e situazioni, e non solo a un generale impulso di rinnovamento. Dalla seconda metà del 19° secolo all'inizio del 20° secolo, diverse malattie della vite – a cui si aggiungono i conflitti bellici – hanno causato distruzioni a tal punto che l'intero processo di coltivazione dell'uva ha dovuto essere rivisto.

I lavori di irrigazione effettuati su vaste aree rappresentavano un fattore di espansione e sviluppo, poiché sempre più terreni potevano essere “conquistati” per la coltivazione della vite. Altri fattori furono l'installazione di macchine nuove e più razionali; l'adozione di tecniche colturali all'avanguardia; la selezione dei vitigni più idonei a essere coltivati ​​nella zona e, infine, la visione di molti produttori che puntano principalmente sulla qualità, valorizzando così i propri prodotti e contribuendo alla diffusione delle proprie conoscenze.

DOC Friuli Grave

La D.O.C. ("Denominazione d'Origine Controllata") - adottata dall'Unione Europea – garantisce che le uve dei vini certificati provengano da zone geografiche di produzione ben precise; inoltre la certificazione è data esclusivamente a quei vini che sono prodotti nel rispetto di un preciso insieme di standard di produzione (linee guida procedurali), che ne garantiscono l'eccellenza e l'identificazione. Nella provincia di Pordenone operano tre consorzi di tutela, il cui obiettivo è la tutela e la promozione di vini qualificati.

La zona di produzione del “Grave” si estende su una superficie di circa 7.500 ettari, a cavallo delle due sponde del fiume Tagliamento, tra le province di Pordenone e Udine. I vitigni idonei alla produzione del corrispondente vino bianco DOC Friuli Grave sono: Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Riesling Renano, Sauvignon, Friulano (ex Tocai Friulano), Traminer aromatico, Verduzzo friulano. Sono previste anche le tipologie DOC Friuli Grave frizzante per i vitigni Chardonnay, Pinot bianco e Verduzzo friulano.

I vitigni idonei alla produzione del corrispondente vino rosso DOC Friuli Grave sono: Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Merlot, Pinot nero, Refosco dal peduncolo rosso.

Enoturismo nel territorio di Pordenone

Le “Strade del Vino” sono un nuovo circuito di eccellenza per un'esperienza di qualità: gli imprenditori della provincia di Pordenone si sono messi in rete per promuovere, valorizzare e valorizzare i prodotti enogastronomici del proprio territorio attraverso il turismo enogastronomico, con un occhio di riguardo anche ai valori ambientali, storici e culturali che costituiscono l'identità della regione.

Fra i numerosi servizi offerti: aziende sempre aperte (a turno) e che non necessitano di prenotazione anticipata per le visite, informazioni sui servizi disponibili e relativi preventivi, visite e degustazioni in cantine, laboratori artigiani, enoteche e ristoranti, offerte turistiche e itinerari lungo le Strade del Vino con percorsi segnalati.

Il Rinascimento di Pordenone

Pittore Il Pordenone

Giovanni Antonio de' Sacchis, detto il Pordenone, è considerato il massimo pittore friulano del Rinascimento. Pordenone è l’artista che ha reso il nome della città famoso nel mondo.

Vasari, nella biografia che gli dedicò, lo definì come «il più raro e celebre […] nell'invenzione delle storie, nel disegno, nella bravura, nella pratica de' colori, nel lavoro a fresco, nella velocità, nel rilievo grande et in ogni altra cosa delle nostre arti».

Pordenone ha lavorato in tutto il nord Italia. A Venezia la sua opera era così popolare che per un certo periodo rivaleggiava con lo stesso Tiziano. I suoi affreschi a Venezia sono perduti, ma i suoi affreschi della Passione (dopo il 1521; Duomo di Cremona) e i suoi affreschi nel Duomo di Treviso (1520–22) sono resi con ampie pennellate di colori vivaci e rivelano un temperamento grave, ma a volte violento. I suoi affreschi a Piacenza (1531; Madonna di Campagna) sono dipinti alla maniera illusionistica del Correggio e mostrano una tavolozza più brillante e una tecnica precisa. Pordenone non ebbe seguaci significativi, ma Tiziano e Peter Paul Rubens presero in prestito idee dal suo lavoro.

Pordenone ha vissuto una vita energica e irrequieta come la sua arte; si è sposato tre volte ed è stato accusato in tribunale di aver assunto criminali per uccidere suo fratello per evitare di condividere la loro eredità. Forse ebbe una qualche influenza sulle opere successive di Tiziano e più chiaramente su Tintoretto, che in una certa misura assunse la sua posizione di principale pittore di grandi commissioni murali a Venezia. Tiziano e Pordenone furono rivali nel suo ultimo decennio e i pettegolezzi sostenevano persino che la sua morte fosse sospetta.

Cosa fare e vedere a Pordenone

Cosa fare e vedere a Pordenone

Le principali attrazioni di Pordenone sono: